Mario Draghi ha bloccato l’esportazione di un lotto di vaccino verso l’Australia, peraltro in linea con le decisioni Ue. Il Paese è colpevole fra l’altro di aver cercato di muoversi in autonomia.
Durante il Consiglio Europeo sulla distribuzione delle dosi di vaccino anti Covid che arriveranno in più nel secondo trimestre, Draghi ha immediatamente riposto al cancelliere austriaco che chiedeva un cambiamento nella distribuzione.
Il premier italiano ha preso la parola e ha subito sottolineato che il cancelliere stava indebolendo l’Europa dall’interno, ribadendo che l’Austria non avrebbe avuto neanche una sola dose in più di vaccino rispetto a quella prevista.
Kurz come altri Paesi, ha puntato maggiormente su AstraZeneca in sede di acquisto e per questa ragione nel secondo trimestre si troverà in netta difficoltà per il gap di dosi a causa dei tagli della compagnia anglosvedese.
Nelle settimane scorse ha annunciato insieme alla danese Mette Fredriksen, un accordo con Israele volto a produrre vaccini.