Uno dei corpi celesti che gravitano intorno al pianeta Marte, di nome Phobos, potrebbe essere, in realtà, una struttura cava di natura artificiale.
Date le molte caratteristiche enigmatiche e misteriose che lo circondano, numerosi ricercatori hanno messo in dubbio le sue origini. Anche oggi, con tutta la tecnologia e gli strumenti a disposizione degli scienziati, non si è stati in grado di comprendere appieno, né spiegare la sua esistenza. Si tratta di un vero asteroide? E’ una sorta di avamposto ingegnerizzato alieno, come alcuni suggeriscono? La sua esistenza è dovuta ad una civiltà avanzata che abitava il pianeta rosso in un lontano passato? Si è formata da un tremendo impatto tra corpi celesti? Queste sono solo alcune delle domande che sono state formulate negli ultimi due decenni. Ci sono stati numerosi rapporti su questa piccola luna: la sua origine enigmatica, insieme alla verità dietro questo corpo celeste potrebbe essere molto più misteriosa di quanto siamo disposti ad accettare. Phobos è la più grande delle due lune che orbitano intorno al pianeta rosso, l’altra è Deimos, di una forma strana, assomigliante ad una grossa patata butterata, le cui dimensioni sono 26,8 × 21 × 18,4 km. In rotazione sincrona, come la nostra Luna, compie un’orbita in 7 h 39’, ma si trova ad una distanza inusuale dal pianeta, da definirsi anomala se rapportata alla distanza media delle lune del sistema solare. Una delle sue caratteristiche più enigmatiche è senza dubbio il monolito misterioso sulla sua superficie. Un masso di circa ottantacinque metri di altezza è una caratteristica geologica non identificata che si crede essere costituito da un enorme pezzo unico di roccia. Nulla in prossimità del monolite ha una forma o dimensioni simili, quindi la domanda è: Di che cosa si tratta? Qual è il suo scopo? E chi lo ha messo lì?
Oggi ci sono molti ricercatori che considerano molto probabile che, in un lontano passato, potrebbe essere stato in grado di sviluppare vita intelligente. Tra coloro che hanno condiviso questo parere è il Dr. John Brandeburgo, con un dottorato di ricerca in Fisica Teorica del plasma presso l’Università della California e che ha lavorato come fisico alla Orbital Technologies a Madison, Wisconsin. Secondo lui, ci sono prove sufficienti per dimostrare che almeno due grandi esplosioni nucleari sono avvenute sulla sua superficie in passato. La sua teoria si basa sulle tracce di uranio e torio che sono state registrate. Una civiltà è stata spazzata via da un’altra razza aliena ostile, ed avverte che la nostra potrebbe affrontare lo stesso destino nel futuro. Invece, le teorie che sia un satellite cavo artificiale risalgono ad almeno mezzo secolo. Già nei primi anni ’60, secondo il Dr. S. Fred Singer la piccola luna potrebbe essere un satellite artificiale lanciato in orbita molto tempo fa da una civiltà molto avanzata. Prima di lui l’astrofisico Iosif Samuilovich Sklovskij aveva dichiarato che secondi i suoi calcoli, basati su un lungo studio della sua orbita peculiare, non poteva essere che una colossale base orbitante. Anche se questa ipotesi è stata fortemente rifiutata dagli scienziati, la mappatura effettuata dalla sonda Mars Express suggerisce la presenza di vuoti all’interno e indica che non è un solido pezzo di roccia, ma un corpo poroso. I ricercatori hanno calcolato che oltre il 30% è vuoto suggerendo che non è un corpo solido come molti hanno asserito in passato. Essendo vuota per 1/3, come misurato da due programmi spaziali del tutto indipendenti, e separati temporalmente da circa vent’anni, in qualsiasi scenario probabile di formazione astrofisica non può essere definita come una luna “naturale”. L’esperimento di imaging radar MARSIS, secondo fonti ESA, ha raccontato che possiede un corpo cavernoso, con stanze geometriche, pareti ad angolo retto, e pavimenti.
Fonte articolo & foto: https://telodiciamonoisevuoi.altervista.org/2016/03/29/phobos-luna-marte-potrebbe-cava-ed-artificiale, Fabio Giovanni Rocco, 29 marzo 2016