L’otto settembre 1943.

Il giorno in cui fu annunciato dal maresciallo d’Italia Pietro Badoglio l’armistizio di Cassibile, firmato dal Regno d’Italia con gli anglo-americani cinque giorni prima. Un evento reso necessario dalle sconfitte generate dalla discesa in guerra dell’Italia fascista al fianco della Germania nazista, e che portò alla vergognosa fuga dalla Capitale non solo dei vertici militari, del Capo del governo e del re Vittorio Emanuele III verso il Sud.

Fu a causa di tale abbandono e dell’errata “interpretazione” che il conflitto fosse finito a generare una totale confusione nelle forze armate sui vari fronti di battaglia, portando allo sbandamento di più di ottocentomila nostri soldati, che furono internati nei lager tedeschi e qualificati con la “dicitura” di I.M.I. (Internati Militari Italiani). Molti di loro, invece, si diedero alla macchia formando le prime formazioni partigiane, dando inizio agli eventi che avrebbero portato alla caduta definitiva del nazifascismo e alla nascita della Repubblica Italiana.

Basandosi sul libro Guerriglia nei Castelli Romani dello scrittore ed ex partigiano Pino Levi Cavaglione e, in particolare, all’avvenuta distruzione del ponteSette Lucidella linea ferroviaria Roma-Formia, sito all’altezza del km 25, che il regista Nanni Loy trasse, nel 1961, il soggetto e la sceneggiatura scritte a quattro mani con Alfredo Giannetti, il film Un Giorno da Leoni.

Danilo e Michele, fuggiti da Roma dove imperversano gli invasori tedeschi e i militi fascisti, si aggregano insieme a un certo Gino sul treno ferroviario Roma-Fiuggi-Alatri, salvandosi per puro miracolo da un rastrellamento, per poi unirsi ad alcuni ex-soldati. Insieme a loro, coadiuvati da un partigiano chiamato Edoardo, tenteranno di far saltare in aria un ponte, ritrovandosi ad affrontare varie traversie, fino all’eroico sacrificio di Michele che, dopo una vita da pavido e vigliacco, riuscirà a riscattarsi e a fermare l’avanzata del nemico, lasciando Gino e Danilo a proseguire con gli altri l’opera di liberazione per un futuro che si possa dire migliore.

FONTEwikipedia.org
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