Due anni fa un capolavoro del cinema, che ha incollato ed appassionato molti spettatori. Tutt’ora è un tema scottante della politica molto presente negli Stati Uniti.

La forza di una madre che denuncia, cerca, scopre e minaccia, non si ferma pur di conoscere la Verità.

Una donna decisa a trovare l’assassino della figlia e che comincia ad adottare metodi inusuali, ovvero utilizzare tre cartelli pubblicitari per sottolineare l’inefficienza della polizia locale, e piano piano anche andando contro la legge.

Dalla regia di Martin McDonagh questo Thriller, distribuito da 20th Century Fox, sconvolge per il suo dramma e la sua chiave di giallo, creando una commedia nera, con un cast di eccezione e grandi interpretazioni: Frances McDormand, Woody Harrelson, Sam Rockwell, Abbie Cornish, Lucas Hedges.

Tre manifesti a Ebbing, Missouri sicuramente farà incetta di premi Oscar, e non solo.

Mildred Hayes interpretata magistralmente dall’attrice Frances McDormand non si dà pace, lei è la madre di Angela, una ragazzina violentata e uccisa nella provincia profonda del Missouri, che ha deciso di stuzzicare e provocare la polizia locale per indagare sul delitto e consegnare il colpevole. Dando fondo a tutti i suoi risparmi, commissiona tre manifesti con tre messaggi precisi diretti allo sceriffo Bill Willoughby, interpretato dallo straordinario Woody Harrelson, provocando reazioni di approvazione e disapprovazione, cercando di riaprire il caso e scuotendo la cittadina. Un film che apre una profonda crisi del percorso sociale del Missouri che non ha ancora del tutto assimilato i nodi fondamentali dell’attuale America, ovvero: lo schiavismo, il genocidio della diversità culturale, e l’omosessualità. A dare voce nei fatti e nelle parole di questa feroce e dolorosa realtà il poliziotto violento e idiota, alias Sam Rockwell, meraviglioso attore che porta una grande interpretazione magistrale sullo schermo e regala una vena umana al suo personaggio.

Un capovolgimento dei ruoli, del bene e del male, dello yin e dello yang che si scontrano e si compenetrano, dove il bianco e il nero si perdono in una fitta nebbia, metafora di un destino inevitabile e che porta a grandi sacrifici. Un crescendo di situazioni violente, di irrazionalità intrisa, di rabbia e dolore, lo sfogo dei sentimenti che pervade ogni parola, così ogni gesto esplode nella vita dura e increspata di questi personaggi, che si raccontano con le emozioni e con dialoghi di straordinaria profondità, dove un poetico finale lascia aperte alle interpretazioni.

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