La pandemia che ormai da un anno continua ad incombere nelle vite di tutti ha fatto sì che tante attività si fermassero per tanti mesi, tra quelle che più ne stanno risentendo, di sicuro vi è il turismo. Viaggiare è per tutti motivo di stacco totale dalla routine, imbattersi in nuove culture, arricchisce le persone e rende la vita più leggera per qualche giorno.
Purtroppo causa “COVID” tutto è fermo, attualmente è in atto un blocco delle regioni e per muoversi anche in Italia, bisogna mostrare un’autocertificazione che attesta lo spostamento dovuto a motivi lavorativi o di salute. Per cui il viaggio diventa un’azione svolta per dovere e non più per un piacere personale.
Basandoci su quanto è stato esposto dal neo presidente del consiglio Mario Draghi nel suo discorso al Senato, alcuni modelli che vi erano prima dovranno cambiare e tra questi quello che riguarda il settore del turismo. Come? Valorizzando tutti gli itinerari, rendendo accessibili tutte le aree naturali e preservando le città d’arte che in tutto il mondo fanno invidia. Queste sono alcune delle idee espresse da Draghi in merito alla questione, mettendo al centro anche quanto coloro che lavorano nel settore stiano tutt’ora soffrendo dei danni economici che la pandemia continua a causare.
Draghi si è schierato dalla parte di questi ultimi, sostenendo che bisogna fare di tutto affinché il turismo possa avere la sua svolta sostenibile in quanto ha da sempre rappresentato un punto fortissimo dell’economia nazionale. Bisogna secondo il Presidente, mettere tra le priorità le produzioni dell’energia di fonti rinnovabili, la lotta contro l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la digitalizzazione, la banda larga e le reti di comunicazione 5G, ecc., tenendo presente che il modello precedente non è più possibile da attuare. Così si legge in una nota di Federturismo e alla luce di questo bisogna provare a ridisegnare un programma che sia per il turismo una fonte sicura ed innovativa per una rinascita migliore.