La Polizia di Stato mette tutti in allerta, perché con lo scoppio della guerra gli italiani hanno dimostrato la propria generosità nel fornire tanto alloggi a donne e bambini, quanto nella raccolta di alimenti e medicinali; ma proprio tanta generosità ha trovato dall’altra parte il moltiplicarsi di finti annunci di aiuto. L’intervento della Polizia di Stato è avvenuto attraverso un comunicato in cui spiega come fare attenzione per non cadere nelle trappole tese da abilissimi truffatori che contano sul desiderio di tendere la mano a chi ha bisogno.

  1. La prima indicazione consiste nel diffidare dalle richieste di denaro provenienti da messaggistica istantanea come WhatsApp, Skype, Telegram, Instagram, o via mail. Si tenga presente che una raccolta di fondi è generalmente frutto di un accordo con enti pubblici ai quali le somme sono destinate. Le stesse raccolte vengono solitamente pubblicizzate su pagine web ufficiali.
  2. Laddove la raccolta di fondi fosse non autorizzata, il cittadino deve innanzitutto verificare che le coordinate bancarie siano corrette, e che non facciano riferimento a carte di credito ricaricabili, contattando in caso di dubbi gli uffici della Polizia Postale e delle comunicazioni territoriali.

FONTEVesuviolive.it
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