In Inghilterra, i ricercatori della Canterbury Christ Church University sono entrati in possesso della testa di un’antica mummia egizia, nella cui narice sinistra è stato scoperto un piccolo cilindro di un materiale dichiarato “sconosciuto”. Un secondo cilindro, alquanto simile, è stato poi identificato all’interno del canale spinale della mummia. Per il momento, i ricercatori non sono in grado di poter rivelare nulla sull’origine di questo materiale, che si sospetta inserito da qualcuno molto tempo dopo il ritrovamento del cranio.
Riportata dall’Egitto come souvenir nel diciannovesimo secolo, è rimasta celata al mondo in una casa della regione del Kent, che è stata completamente sgomberata dopo la morte di chi l’abitava. Dagli esami fatti, è emerso che era di una creatura umana di sesso femminile, vissuta quasi duemila anni fa, e verrà conservata all’interno di una teca di vetro preparata per conservarla nelle migliori condizioni possibili, nei Musei delle Gallerie di Canterbury.
Ma prima, verrà scansionata per ottenere informazioni come lo stato dentale, le patologie e i metodi usati per conservarla fino ai nostri giorni. Inoltre, si intende utilizzare i dati che si otterranno per poterne creare una replica tridimensionale e una ricostruzione facciale che permetta di comprendere il suo aspetto da viva, apprendendo sempre più maggiori dettagli sulle antiche tradizioni della popolazione egiziana.