Poche ore fa, il l Teatro San Carlo – da molti considerato un tempio sacro della musica – si è tramutato in una location d’eccellenza, ospitando l’esibizione per i trent’anni di carriera della cantante Giorgia. Colei che gli appassionati definiscono “l’erede naturale di Mina” nell’ambito della musica leggera – grazie alla sua voce duttile e potente, estremamente ricca di armonici e dal timbro pulito, dall’estensione rimarchevole – ha fatto dell’ecletticità un dono con cui esprimersi in generi musicali differenti, dal pop al jazz.
In tale occasione, la sua performance ha eguagliato quella che le permise di vincere il festival di Sanremo nei lontani anni ’90, la cui padronanza di una tecnica vocale efficace ha reso grandi non solo le sue pietre miliari, ma anche i brani di più recenti. Tra i pezzi eseguiti Gocce di Memoria / E Poi / Io fra Tanti / Come Saprei / Di Sole e D’Azzurro. In più, si è esibita in due omaggi degni della sua “notevole versatilità vocale”: il primo a Napoli e a Pino Daniele con un’interpretazione intima ed intensa di Anima, mentre il secondo è stato in onore di Rihanna, tramite un medley di Please Don’t Stop The Music.