Stonehenge ci regala nuovi reperti interessanti, venuti alla luce nel corso degli ultimi scavi archeologici.
La meraviglia neolitica è al centro di una battaglia per la realizzazione di una galleria che dovrebbe agevolare il traffico dell’A303, una delle strade più frequentate dell’intero Paese, ma i lavori sono osteggiati da coloro che vogliono preservare il famosissimo sito archeologico. Tale tunnel dovrebbe infatti passare proprio sotto il monumento, rischiando di comprometterne la stabilità e di occultare per sempre la presenza di reperti non ancora rinvenuti nei dintorni.
In effetti, quest’ultima preoccupazione non è infondata: durante una prima fase dei lavori preliminari, gli archeologi hanno riportato alla luce alcuni resti preziosi, in grado di rivelare alcuni segreti di Stonehenge e di raccontarci qualcosa in più sulla vita nel periodo del Neolitico e dell’Età del Bronzo. Tra i reperti emersi nel corso dell’esplorazione ci sono ceramiche neolitiche, fossati probabilmente risalenti all’epoca del campo di Vespasiano, un misterioso recinto a forma di C e un frammento di scisto ritrovato in una tomba di 4mila anni fa.
Sono poi venuti alla luce alcuni resti umani: la tomba di un bambino seppellito assieme ad un piccolo vaso e due sepolture del gruppo dei Beaker, risalenti probabilmente ad un periodo attorno al 2.500 a.C. Una di queste sepolture contiene lo scheletro di un adulto in posizione accovacciata, con un vaso tra le mani, mentre nell’altra sono state trovate solamente le ossa delle orecchie di un bambino. Cosa ancora più strabiliante, nella tomba dell’uomo adulto è stato rinvenuto un frammento di spillo e un piccolo oggetto cilindrico di scisto, ma visto finora.
Tutti i reperti sono stati immediatamente portati a Salisbury, dove verranno analizzati e quindi esposti nel grande museo della città. Nel frattempo, si inasprisce nuovamente il dibattito in merito all’opportunità di proseguire con i lavori per la costruzione della galleria sotterranea. Andy Crockett, il direttore del progetto, ha assicurato che nei prossimi mesi verranno effettuate numerose investigazioni per verificare che non vi siano altre scoperte da riportare alla luce. Solo nel 2023, infine, dovrebbe avere inizio la costruzione del tunnel.