L’Epoca D’Oro
È così che viene definito il periodo durante il quale John Romita Sr. subentrò a Steve Ditko ai disegni di The Amazing Spider-Man, rinnovando graficamente Peter Parker, che da nerd imbelle diventò un giovane uomo in grado di farsi valere, introducendo sulla scena Mary Jane Watson e ricreando comprimari come Harry Osborn, J.J. Jameson e Gwen Stacy, oltre ad inserirne altri, come Robbie Robertson e il Capitano di Polizia George Stacy. E, basandosi sugli inizi di quel periodo storico, Jeph Loeb & Tim Sale ci rinarrano gli eventi che, negli anni successivi, determineranno molte delle tragedie che affliggeranno Spidey.
Durante la notte di San Valentino, Spider-Man si reca, volteggiando, sul ponte dove perse la vita Gwen Stacy a causa di Norman Osborn / Green Goblin e, la sopra, in una solitudine opprimente e silenziosa, i ricordi lo travolgono: lo scontro durante il quale scopri che Norman Osborn era in realtà il padre del suo amico Harry e l’errore di non averlo fatto arrestare con il costume addosso, cosi da neutralizzarlo per sempre dall’essere una minaccia, la sfida di Rhino, l’entrata in scena di Mary Jane, la battaglia nelle fogne con Lizard e il salvataggio del suo alter ego Curt Connors, lo scontro con i due Avvoltoi e con Kraven e, infine, la prima volta di Peter e Gwen.
Gwen, una ragazza bella e semplice, vera protagonista di questa storia della cui morte Spidey non potrà mai perdonarsi, a causa dei suoi sbagli, delle sue colpe fin troppo umane; ma sarà sempre lo stesso anche per il suo “assassino materiale, Green Goblin, un “mostro” reo di avere distrutto in primis suo figlio Harry e di averlo condotto lungo un a strada di autodistruzione prima con la droga e poi con l’insanità mentale.
Spider-Man – Blue: quando il senso di colpa consuma un uomo fino alla sua completa distruzione.