l Real complesso di San Leucio si trova non lontanissimo dalla Reggia di Caserta. Esso è conosciuto in quanto sede di una delle prime, se non la prima in assoluto in Italia, fabbrica della seta durante il regno dei Borbone. Il complesso è immerso nel verde ed è una ulteriore testimonianza degli sfarzi e della supremazia culturale e industriale del Regno di Napoli. Per le info storiche vi rimando al sito del complesso (http://www.sanleucio.it/sanleucio/il-borgo-di-san-leucio/) ricco di immagini e notizie storiche-culturali.

Negli ultimi due week end del mese di Giugno, il borgo è stato teatro, prima di una manifestazione storica, con un corteo in costume e esibizione di balli d’epoca e popolari, poi di una serata all’insegna della tradizione con la “Sagra delle Pallottole” e con musica Jazz abbinata ad una degustazione di specialità tipiche della zona.

Le pallottole possono essere accomunate ai nostri crocchè di patate in quanto la composizione e preparazione è (più o meno) la stessa, con la differenza che vengono preparate a forma di palla da biliardo e fritte in abbondante olio. Rappresentano un prodotto tipico della zona e, come i crocchè, sono molto gustosi. La sagra si è svolta in una piazzetta del borgo antistante il complesso monumentale, alla quale ha partecipato molta gente locale e proveniente dai centri vicini, ed è stata allietata da musica e canti popolari.

 Le serate di Jazz, nel quadro del “Caserta Jazz Festival” si sono svolte nei giardini antistanti il Setificio Leuciano, con un cartellone che ha visto esibirsi per ogni serata, due tra i migliori gruppi (quartetti e quintetti) di jazz italiani e stranieri in circolazione. Prima dell’esibizione dei gruppi, si è potuto visitare il setificio, con esposti i tessuti che ancora si lavorano in quel complesso e un piccolo omaggio, sempre in tessuto, veniva offerto ai visitatori. All’esterno del setificio era previsto un “aperjazz”, come definito dagli organizzatori, che faceva da preludio al concerto vero e proprio. Una degustazione di prodotti locali, per promuovere le eccellenze agro-alimentari della zona accompagnato dall’esibizione dei ” Comoverao“, un duo composto da una bravissima cantante (Simona Boo) e da un valente bassista (Diego Imparato) a cui, per l’occasione, si sono aggiunti un tastierista (Ciro Cino) e un batterista (Luca Mignano) che ci hanno deliziato, tra un ciliegina di mozzarella e un sorso di Asprino di Aversa, con musiche e atmosfere brasiliane.

Diverso è stato per la serata di jazz. in quanto la prevista esibizione di “Nick The Nightfly” jazzista scozzese, voce di Radio Monte Carlo, che ha dato forfait per motivi di salute, è stata sostituita con “Nino Buonocore” e “The Emanuele Cisi Quintet” che ha ripercorso la storia musicale del cantautore napoletano con brani rivisitati in ambiente Jazz. Non posso negare un po’ di delusione, ma, in fondo, la serata è passata egualmente con buona musica ed è finita ancora meglio con la cena a base di pallottole, un buon vino e un gustoso cornetto alla crema, opera d’arte di un pasticciere locale.

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