Si chiama Semaglutide, ed è un farmaco sperimentato in circa sedici paesi, non solo per pazienti con il diabete di tipo due, ma anche per coloro affetti da gravi problemi di peso, trovandosi con un organismo alquanto compromesso.

Per sessantotto settimane, duemila persone si sono ritrovati ad assumere, settimanalmente, una dose di semaglutide, per poi seguire un corso di intervento riguardante lo stile di vita, appositamente ideato per promuovere la perdita del peso corporeo.

A sperimentazione conclusa, grazie al farmaco – che risulta in grado di sopprimere l’appetito agendo direttamente sul cervello, in una varietà di effetti – i partecipanti sono riusciti a perdere il 15% del loro peso corporeo; addirittura, il 30% degli sperimentatori ha perso più del 1% della propria massa.

Ma, oltre alla perdita del peso, si sono verificate anche riduzioni di vari fattori di rischio di tipo cardio metabolico e sono stati segnalati notevoli miglioramenti nella qualità della vita, nonostante inconvenienti legati a nausea e diarrea.

Di certo, non si tratta di una bacchetta magica che può prevenire o trattare i gradi meno gravi di obesità; c’è soprattutto bisogno di misure di salute pubblica che vadano ad incoraggiare le abitudini comportamentali come una regolare attività fisica e una moderata assunzione di energia nella dieta.

 

Fonte articolo: University College London & NEJM

Fonte foto: bluewin.ch

Articolo precedenteTorino: gli Asili Notturni aprono le porte agli amici a 4 zampe dei senza fissa dimora
Articolo successivoAstraZeneca: medici “dissidenti”, ma il colosso lavora già a un nuovo vaccino