Ed ecco che la moda dei selfies che diventa sempre più crudele, ma stavolta, a morire è stato uno squalo, e non uno qualsiasi ma, uno squalo mako.
Nonostante gli squali svolgano un ruolo fondamentale nell’ecosistema marino, fungendo anche da indicatori della salute degli oceani, su alcuni gruppi di ambientalisti, si legge che l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ha modificato lo status degli squali della specie mako da “vulnerabile” a “in via di estinzione“, dopo che il loro numero è diminuito notevolmente a livello globale.
Il macabro episodio che sta suscitando polemiche tra gli amanti degli animali di tutto il mondo, è accaduto in Florida precisamente, Navarre beach, dove alcuni bagnanti dopo aver avvistato l’animale hanno deciso di tirarlo fuori dall’acqua per scattare un selfie e deriderlo. Un selfie che è costato caro al povero squalo mako che è morto dopo ore di agonia.
L’uomo purtroppo non è nuovo a questi episodi privi di compassione, con animali vittime di questa assurda moda. Casi come questo se ne contano ormai parecchi, il più famoso è quello, accaduto un paio di anni fa, della morte del cucciolo di delfino o il caso della giovane influencer che postò la foto costata la vita a decine di stelle marine.
Per quanto vorremmo foto spettacolari, per avere un’esperienza diretta e speciale con la natura, basta affidarsi ad esperti che ti accompagnino nel percorso di comprensione dell’habitat e della specie in maniera corretta e, senza traumatizzare o uccidere questi splendidi esemplari. La maggior parte è già a rischio estinzione, ora dovrebbero riguardarsi anche dai selfies?
La situazione ci sta un po’ sfuggendo di mano.