Dal Wall Street Journal – in queste ultime ore – è trapelata l’interessante notizia che, nei laboratori della Massachusetts Institute of Technology e dell’università di Harvard, un gruppo di scienziati e ingegneri stanno lavorando per creare alcuni prototipi di mascherine che possano essere capaci di diagnosticare e distruggere il Covid. I prototipi dovrebbero in futuro essere in grado di prevenire o combattere potenziali epidemie grazie a materiali più resistenti e a nuove tecnologie – specificamente studiate per poter riuscire ad intrappolare il virus e a disattivarlo – dimostrandosi in grado di poter verificare se un individuo è stato infettato oppure no.

Diverse mascherine – progettate inizialmente per proteggere gli operatori sanitari – verrebbero, in seguito, commercializzate anche per i consumatori, come il modello in grado di poter sterilizzare l’ambiente circostante su un aereo per sanificare l’aria rendendola nuovamente respirabile, sotto forma di appositi dispositivi “protettivi”. Alcune di esse saranno composte da tessuti più resistenti che permetteranno processi di sterilizzazioni con l’uso di metodi aggressivi come ebollizione, sterilizzazione mediante calore, trattamento UV e isopropile alcol.

Un altro tipo di mascherina, addirittura, dovrebbe essere capace di uccidere il virus, grazie all’incorporazione di una rete di rame riscaldata fino a 160° – così da intrappolare e disattivare il virus – insieme a un dispositivo di isolamento in neoprene e uno di raffreddamento termoelettrico, per assicurare che l’aria inalata sia veramente sana, uccidendo anche batteri e muffe. Il suo funzionamento sarà garantito con una batteria da nove volt e, oltre ad essere riutilizzabile, dovrebbe pesare circa mezzo chilo – con un costo di pochi dollari – e fare da apripista a modelli di tipo diagnostico, per via di un test Covid-19 diagnostico liofilizzato ed integrato, che reagirebbe con le particelle espirate, fornendo una diagnosi in soli novanta minuti.

Su di essa dovrebbe venire montato uno speciale blister d’acqua, con il risultato che verrebbe indicato da una o due linee, al pari dei test di gravidanza.

 

Fonte articolo: video.virgilio.it

Fonte foto: orizzontescuola.it

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