Cercheremo di salvare quanti più animali vivi.” Nic Deka, coordinatore delle operazioni di salvataggio del Tasmania Parks and Wildlife Service, commenta così le alquante disperate operazioni di salvataggio degli oltre 450 globicefali che si sono spiaggiati sulle coste australiane.
Ma, finora, la situazione sta diventando terrificante, con 380 balenottere perse in uno degli spiaggiamenti più gravi mai avvenuti a memoria d’uomo, con gli animali che stanno morendo molto velocemente dopo essere rimasti bloccati su un banco di sabbia.
Al momento, solo una parte degli esemplari sono stati salvati, in quello che, purtroppo, verrà ricordato come l’arenamento più grande nella storia della Tasmania dal 1935, quando ci fu un evento simile con 294 animali spiaggiati.
Ora, gli sforzi dei soccorritori dovranno concentrarsi sul recupero e lo smaltimento delle balene morte, decedute per via delle acque molto scure, che hanno impedito alla guardia costiera di accorgersi dell’avvenimento e di reagire per tempo, evitando una strage.