Da qualunque satellite in orbita intorno alla Terra è possibile vedere nitidamente tutto il Nord Africa, e in particolare una zona enorme senza vegetazione: è il noto Sahara, che attraversa il Marocco, l’Algeria, la Tunisia, la Libia, l’Egitto, il Mali, il Sudan, ecc. Enorme è la sua superficie che conta 9.200.000 km.

È il più vasto deserto caldo del nostro pianeta. Esso si estende dal Mar Rosso all’Oceano Atlantico per migliaia di chilometri e dal Mediterraneo fino all’Africa centrale, dove inizia la Savana. Non è composto solo da dune e sabbia (Sahara centrale), ma anche da roccia liscia; è battuta dai venti e dai ciottoli. Non esiste acqua nel deserto sahariano: esistono valli ormai a secco e fiumi fossili in direzione di alcuni fiumi come il Nilo. Al contrario, la ricca circolazione sotterranea di acqua viene alimentata da varie falde che poi formano le oasi. Naturalmente la flora particolare del deserto non è mai uniforme, ma varia in base ad ogni zona ove si trova. Per esempio, la fascia nord di questo deserto, prossima alla Cirenaica, è ricca di steppa e di boscaglie. La parte centrale del Sahara presenta una vegetazione rara, dune sabbiose, altipiani rocciosi, laghi salati. Qui le precipitazioni sono veramente minime. Laddove invece le precipitazioni sono regolari e la temperatura è più fredda, si evidenziano boscaglie che ospitano palme da dattero, mirto, e così via.

Come è noto, la flora manca totalmente in alcune zone del deserto; invece la parte meridionale è piena di savane.

Per la fauna qua vivono gli aracnidi (scorpioni) e i coleotteri. Tra i vertebrati esistono dei rettili come il coccodrillo del Nilo, il cobra egiziano, le vipere del deserto.

Nelle formazioni aride del deserto vive il lanario, che è un vero e proprio falcone, e nelle oasi il passero del Sahara, ma si possono incontrare anche volpi, iene striate e dromedari. Alcuni popoli particolari abitano questo deserto, come i Tebu, che occupano il Sahara centrale, e i noti Tuareg, cioè popoli nomadi che occupano parte dell’Algeria meridionale e della Libia. In genere le oasi settentrionali sono abitate dai Berberi.

La densità della popolazione del Sahara è molto scarsa. Anche nel Sahara si possono ammirare interessanti incisioni rupestri, prova evidente dell’abitazione di questa grande zona sin dalla preistoria, ma il Sahara, circa 30.000 anni fa, non era di certo un deserto: allora le montagne erano coperte da foreste e i popoli che l’occupavano cacciavano e allevavano il bestiame. Infatti nelle predette incisioni rupestri si possono notare antilopi, elefanti e corsi d’acqua. Evidentemente, il clima cambiò radicalmente, millenni fa; probabilmente c’era il mare: infatti, furono trovate conchiglie e tronchi divenuti pietre.

Probabilmente, molte migliaia di anni fa, la lentissima rotazione della Terra intorno al suo asse, aumentò la radiazione solare nel Nord Africa, durante la stagione estiva, in misura maggiore rispetto a quella attuale, causando un aumento delle piogge monsoniche. Alcuni geologi sostengono che il processo di desertificazione sia iniziato già 6.000 anni fa. Questo fenomeno ancora oggi è oggetto di studi scientifici, tesi ad accertare con sicurezza le vere cause del fenomeno della desertificazione della zona.

 

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