Due o tre porzioni – corrispondenti ognuno a una piccola tazza – alla settimana di fragole e mirtilli abbattono di un terzo il rischio cardiovascolare. A dirlo i ricercatori dell’Università di Harvard. E i risultati hanno trovto spazio sulla rivista Circulation, letta da tutti i cardiologi.
Detta in altri termini: chi regolarmente segue questo indirizzo è meno esposto al rischio di incorrere in infarti miocardici e ictus. Non è nemmeno un mistero come questo possa accadere: questi frutti sono ricchi di sostanze antiossidanti, in particolare di antocianidine e flavonoidi. Nel tempo, proteggono davvero le arterie, contribuendo a mantenerle in salute e flessibili. In pratica: meno aterosclerosi.
Per quanto riguarda il tipo di ricerca, si tratta di un importante studio. Per circa diciotto anni, diverse migliaia di donne sono state seguite dagli sperimentatori. Le partecipanti, tutte volontarie, erano tenute a dire, tra le altre cose, che cosa e quanto ne mangiavano, e a riferire con serietà tutti i loro problemi di salute. In questo modo si sono ottenute informazioni molto importanti.
Per esempio, l’analisi dei dati del Nurses’ Health Study ha dimostrato che gli uomini che nei vent’anni precedenti avevano arricchito la dieta con cibi ricchi di flavonoidi – non solo mirtilli e fragole, ma anche mele, tè, cioccolato e vino rosso – incorrevano molto di meno (40%) nel morbo di Parkinson rispetto a chi non assumeva questi alimenti.
Nessun effetto collaterale: mai nessuno ha riportato problemi nell’aggiungere tre porzioni di bacche alla settimana. Sempre da questo studio, è emerso che le donne che consumavano tali alimenti, rispetto alle altre, potevano contare su una protezione contro il declino cognitivo legato all’età. In sostanza, invecchiando, denunciavano meno problemi di memoria e di attenzione.
Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2013/03/28/fragole-e-mirtilli-un-toccasana-per-il-cuore, 28 marzo 2013