Sono anni, ormai, che assistiamo impotenti al lento e doloroso suicidio di tanti spazi culturali napoletani.
La situazione, grave in tutta la città, è particolarmente sentita nel quartiere collinare del Vomero, dove a seguito della chiusura di numerose librerie di tradizione e piccoli centri culturali, fatta eccezione per poche strutture malandate, non è quasi più possibile accedere a luoghi di cultura di qualità.
Nell’estate 2020, il Teatro (e cinema) Acacia, nei pressi di Piazza Medaglie d’oro, è stato costretto a chiudere i battenti, come già lasciava presagire da molto tempo. L’ anno successivo, è stato il turno di un altro storico cinema del Vomero, l’Arcobaleno.
Nonostante le proteste degli attivisti di Potere al Popolo, che all’epoca lanciarono un’energica campagna per salvare la struttura, facendo al contempo riflettere sullo stato di abbandono delle attività culturali da parte delle istruzioni, le serrande del cinema-teatro Acacia sono rimaste calate per un anno e mezzo.
Non hanno aiutato, inoltre, le norme contro la diffusione del Covid, che hanno giustamente impedito l’accesso a spazi affollati e non ariosi, perciò ad alto rischio di contagio.
Per tali motivi, molto sofferta, è stata la notizia della chiusura, proprio in un periodo già così triste.
Molti immaginavano una ormai imminente trasformazione delle ampie sale nell’ennesimo supermercato, ma pare che ciò non sia destinato ad accadere.
Al contrario, sembra che, inaspettatamente, il Teatro riuscirà a sfuggire il destino che è già toccato a tante strutture analoghe.
La famiglia Mirra, proprietaria del Teatro Diana e del Cinema Plaza, infatti, avrebbe deciso di provare a salvare l’Acacia.
Va detto che i Mirra hanno già tentato più volte di recuperare strutture destinate alla chiusura, con successi alterni; il Cinema Arcobaleno, in particolare, ha subito una sorte piuttosto indegna, venendo spezzettato e ceduto fino alla completa e definitiva chiusura.
In attesa di scoprire il destino dell’operazione, sappiamo, per ora, che a riaprire, dall’11 Novembre, sarà solo la sala cinematografica.
Per quanto riguarda il Teatro, invece, da gennaio si ritornerà a calpestare il palcoscenico, anche se solo per spettacoli di cabaret.
Per una stagione teatrale vera e propria si dovrà ancora attendere e sperare.