Sui social media sono numerosi gli interventi critici contro l’elemosiniere del Papa, il polacco Konrad Krajewski.
Questi, sabato 11 maggio, ha compiuto un gesto al dir poco eclatante e al fuori della legge.
In visita presso il palazzo occupato in Santa Croce di Gerusalemme a Roma, ha scoperto che dal 6 maggio le famiglie dello stabile vivevano senza energia elettrica.
La stacco dell’energia elettrica è stato portato avanti dall’Acea, la partecipata che distribuisce l’energia elettrica nella capitale, a causa di una morosità che supera i 300000 euro.
Il cardinale, accertata la precarietà di vita dei 450 occupanti ha deciso di ridare dignità a quegli scarti della società.
Si è infilato nel pozzetto elettrico, ha tolto i sigilli e ha riacceso la luce. Infine, ha dato un bigliettino con i suoi recapiti assumendosi personalmente la responsabilità dei fatti.
Inoltre, ha promesso di pagare la somma in debito.
Un’azione sibillina che è stata fatta anche grazie dell’immunità diplomatica e alla possibilità economica di poter pagare l’ ingente somma.
Un gesto da Robin Hood. Ma non è così per chi vede in questo gesto una provocazione nel governo giallo verde in carica.
Sui social rimbalzano link e commenti poco educati sul prelato polacco. Numerosi accusano Papa Francesco di voler portare avanti il Vangelo del male e del Non rispetto della legge.
Lo stesso ministro degli interni Salvini, ha commentato stizzito l’accaduto, invitando l’elemosiniere del Papa a pagare le bollette agli italiani, un gesto che in realtà viene proprio ad aiutare gli italiani, viene condannato.
Il gesto di Konrad Krajewski è fuorilegge , ma è in piena ottemperanza al comandamento cristiano: ama il prossimo tuo come te stesso. La Chiesa pagherà la mega bolletta, mostrando che chi ama il prossimo fa un gesto concreto che ridà dignità alla vita.