Nei pochi giorni che precedono la Vigilia di Natale, dal Parco Archeologico di Pompei emerge una “sensazionale sorpresa” indirettamente legata al Presepe Natalizio. All’interno di un cantiere di scavo – sito in una domus confinante con la casa di Leda e il cigno – dal terreno sono riemerse ben tredici statuine in terracotta, il cui aspetto somiglia a quello dei tipici pastori. Già in precedenza, erano stati scoperte tracce di allestimenti rituali dentro alcune abitazioni dell’antichità; tra le figure rinvenute, anche la testa di un gallo fatta d’argilla e una pigna forgiata in vetro. Tutte erano conservate in un vano nell’atrio della casa, con intorno decorazioni ancora visibili nella parte superiore delle pareti e, dai primi studi, si rifarebbero al mito di Cibele e Attis, legato al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra, fino a giungere all’equinozio di primavera.