Papa Francesco all’Angelus ha rivolto un pensiero a quanti ogni giorno si adoperano per rendere più umana la vita nelle carceri, invocando l’aiuto di Dio per sanare il crimine che schiavizza i più poveri. Ha anche ricordato quanto accaduto in un carcere dell’Ecuador dove, per scontri tra bande rivali, ci sono stati oltre cento morti e numerosi feriti. Papa Francesco non ha dimenticato nessuno e così, ha rilanciato l’appello per la pace in Birmania, che ha definito l’amata terra del Myanmar, implorando anche in questo caso l’aiuto di Dio, affinché non ci siano più lacrime di dolore e di morte da asciugare, auspicando che l’uso delle mani serva solo per stringere quelle di altri fratelli per lavorare insieme per l’avvento della pace.