“È per rinascere che siamo nati”, cosi scriveva Paolo Neruda e a pieno questo concetto ci rispecchia come paese in questo momento di transizione nella vita di tutti.
Tra venerdì e sabato scorso quindici bambini sono venuti al mondo in un solo giorno, un record nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cremona. Dieci bambine e cinque bambini, tra cui due gemelli; un arrivo che ha portato una ventata di gioia negli ospedali che per mesi sono stati circondati da continuo dolore e sofferenza.
“Una notizia positiva dopo la difficile battaglia contro il coronavirus che ha visto l’ospedale cremonese in prima linea nel territorio lombardo: ci piace interpretarlo come un segnale di rinascita dopo questi mesi difficili!” Queste le parole di Aldo Riccardi, primario del reparto che ci tiene a sottolineare quanto medici, infermieri e operatori sanitari hanno lavorato per 24 ore senza sosta, dimostrando coesione e collaborazione anche quando la stanchezza era un chiaro segno sul volto di tutti.
Che meraviglia la vita! La fame di un bambino che si affaccia in questo meraviglioso ma complesso scenario che è il nostro mondo. Questo evento è per noi tutti un messaggio di speranza e di gioia, se è vero che è per rinascere che siamo nati, allora dobbiamo dimostrare che abbiamo la capacità di saperci rialzare anche quando le nostre gambe sono deboli e poco allenate.
La vita è fatta di tantissimi momenti di buio, perché tanti sono i problemi che ci capiteranno durante il nostro percorso, ma per riuscire ad essere uomini forti e donne combattenti, c’è bisogno di positività, di pensare che tutto questo ci farà apprezzare in modo ampliato tutti i giorni belli e appaganti che arriveranno nella nostra vita dimostrandoci che, quando tutto sembra perduto, basta non mollare e… andrà tutto bene!