Piano d’azione Smokefree Aotearoa 2025: questo è il nome di un progetto riguardante una serie di misure antifumo allo scopo di rendere la Nuova Zelanda il primo paese dove è assolutamente vietato fumare e acquistare le sigarette.
L’obiettivo dichiarato è quello di far nascere e crescere una generazione sana, attraverso la progressiva riduzione ai livelli minimi del consumo del tabacco e della sua disponibilità nelle tabaccherie e negli appositi distributori.
In oltre un decennio il paese, con fatica, è riuscito ad abbassare l’uso dei vari tipi di tabacco – che, annualmente, provocano quattromila cinquecento morti tra la popolazione – cercando, anche, di far passare un potenziale programma di controllo per chi abusa del fumo.
Tra l’altro, le misure prevedono anche una riduzione significativa dei livelli di nicotina, una massiccia limitazione del numero di punti vendita di tabacco e sigarette, vietare l’utilizzo dei filtri e aumentare sempre più maggiormente i prezzi di vendita.
Ma, nonostante una buona accoglienza, Smokefree Aotearoa 2025 ha pure alimentato diverse proteste in diverse fasce della popolazione – Māori, popoli del Pacifico e persone svantaggiate – che fumano in maniera massiccia in quanto “comunità a basso reddito”.
Un pericolo possibile – secondo le forze dell’ordine – è quello che il progetto spinga la criminalità organizzata a decidere di prosperare sul mercato nero, e a sfruttare l’abbassamento della nicotina per vendere “sigarette standard” a prezzi abbordabili solo ai ricchi.
Solo il tempo saprà dire se una tale iniziativa – sorta per migliorare la salute dei cittadini – funzionerà oppure no.
Fonte articolo: health.govt.nz
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