Il giorno 6 settembre 2021, il Rappresentante del Paese Asiatico ha approvato una nuova legge che vieta il matrimonio con protagonista un minore. Sono oltre 800 milioni le bambine costrette a sposarsi alla tenera età di 12 anni,  ciò è quanto si verifica nella regione del Mindanao, grande isola del sud musulmana, posto dove troppe fanciulle filippine sono coinvolte in abusi sessuali.

Negli ultimi 10 anni, milioni di ragazze di età compresa tra i 13 ed i 17 anni si sono dovute sposare ed oltre 1,2 milioni di altre tra i 10 ed i 18 anni, hanno dato alla luce un figlio. La cosa che gela chiunque sia alla lettura di questa notizia è la consapevolezza che nelle Filippine ogni 5 minuti, una ragazza riceve un abuso sessuale, rovinandole la vita per sempre. È il momento di dire basta e questo nuovo disegno di legge è quello che serve; con questo ogni molestia sessuale verrà punita con una pena di reclusione che va dai 16 ai 30 anni.

Un prete irlandese che vive nelle Filippine, padre Shay Cullen sa bene che cosa accade e quanto tutto questo sia per una giovane donna umiliante. È dal 1969 che quest’uomo di 78 anni, parte integrante dei missionari di San Colombano, lotta a favore dei diritti umani; dimostrazione di questo è avvenuta nel 1974, quando ha creato la “Fondazione Preda”, dove si ospitano bambini abusati, giovani donne che hanno subito violenze e che meritano indiscutibilmente di essere protette.

I racconti di padre Cullen sono molto profondi, i suoi argomenti trattano anche delle famiglie accondiscendenti che cedono la dote della propria figlia, cedendola in sposa ad un uomo molto più grande. Nelle Filippine, la consapevolezza negli anni è aumentata, Padre Cullen, essendo un delegato filippino alla pre-conferenza delle Nazioni Unite per l’approvazione dei diritti dei bambini, è stato presente quando nel 1989, ad Helsinki, è stata approvata dagli Stati Uniti.

Nonostante i passi avanti però, la vicinanza dei preti a queste povere bimbe, ancora non si è fatto abbastanza, le consapevolezze ci sono, ma non bastano. Per diversi anni, la Fondazione Prada ha fatto tanto, motivando e sensibilizzando la popolazione per una nuova coscienza personale legata alla tutela di queste ragazze, purtroppo ancora tanto c’è da fare, in quanto le leggi musulmane, soprattutto nei paesi poveri hanno permesso nuovi abusi, come si spiega tutto questo?

FONTERepubblica.it
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Dott.ssa Marianna Amendola, laureata in Scienze della comunicazione presso l’universita Suororsola Benincasa. Iscritta attualmente al corso magistrale di comunicazione pubblica politica e sociale presso l’università Federico secondo. Insegnante e tecnico societario iscritta all'albo degli istruttori di ginnastica ritmica presso la FGI.