In questo periodo di estrema emergenza bisogna guardare al futuro con occhio diverso e, in prima istanza, correre ai ripari, in quanto i tagli alla sanità hanno fatto scempio delle nostre strutture ove le eccellenze sono “VERE ECCELLENZE” non pompate dal clamore mediatico.

È in quest’ottica che si desidera mettere in risalto il lavoro dei nostri eroi napoletani, che tra mille difficoltà e cavilli burocratici, operano con coraggio ed abnegazione cercando di sovrastare l’emergenza sanitaria che, in verità, già normalmente è spesso emergenza, dato l’afflusso di un cospicuo numero di pazienti che giornalmente ricorre a quello che è il pronto soccorso più efficiente del Sud e, soprattutto, più affollato: stiamo parlando dell’ospedale CARDARELLI .

Parliamo del reparto di Urologia, ad esempio, diretto dal Primario Prof. Paolo Fedelini, la cui eccellenza è nota ovunque in Italia, e non solo, un medico straordinariamente competente che guida il suo efficientissimo Staff tra le mille difficoltà logistiche (mancano posti letto) e di approvvigionamento dell’occorrente alla degenza e cura . Ma questo articolo non mira a far polemica su temi già discussi e conosciuti, quanto piuttosto, a far emergere l’eccellenza degli uomini e donne della nostra sanità che a Napoli ci sono e il reparto di urologia ne è un esempio lampante.

Inginocchiato in basso a destra, col badge al collo il prof Paolo Fedelini

Abbiamo fatto al Prof Paolo Fedelini alcune domande inerenti all’attività del reparto in questa fase di emergenza e ci ha assicurato che i pazienti oncologici o che hanno urgenze, vengono assistiti con un percorso alternativo e che il troppo panico ha portato a molte defezioni, da parte dei pazienti, nei percorsi già prefissati con probabili conseguenze dannose per chi deve seguire un protocollo di cure .

Dal Professore Fedelini ci giunge una rassicurazione importante per chi è ammalato e teme di non ricevere assistenza adeguata . I nostri “eroi napoletani” sono al loro posto, siamo prudenti, agiamo con senso di responsabilità e ricorriamo alle loro cure se ne abbiamo veramente bisogno. Insieme ce la faremo!!! Niente panico ma solo prudenza e fiducia!!! Eccoli stremati ma sorridenti, operativi al loro posto con un messaggio:ANDRÀ TUTTO BENE!!!

*chi scrive ha vissuto in prima persona la necessità di essere assistita in questo periodo di emergenza da questo reparto a cui è riconoscente

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Docente a Napoli dal 2005 in scuole di frontiera, attualmente alla Ristori. Laureata in lingue e letterature straniere all'Università di Salerno. Ha operato per diversi anni come volontaria nel sociale presso la mensa dei poveri e case famiglia di Battipaglia ed Eboli, nonché come operatrice volontaria nel carcere ICATT DI EBOLI, facendo da tramite tra scuola e carcere, quando era docente all'Istituto “Bovio -Colletta” coinvolgendo alunni e detenuti nelle visite guidate presso il monumento adottato “ LA REAL SANTA CASA DELL’ANNUNZIATA “. Ha partecipato al progetto “Lscpl (lingua scolarizzazione e curricolo plurilingue) in una rete di scuole in collaborazione con l’orientale di Napoli.