È deceduta ad ottantasei anni Assunta Maresca, meglio nota come Pupetta, nell’abitazione di Castellammare di Stabia, suo luogo di nascita dove era ritornata a vivere dopo il carcere. Nota come la sposa del boss Pascalone ‘e Nola viene ricordata per avere ucciso il mandante dell’omicidio, Totonno ‘e Pomigliano, quando era al sesto mese di gravidanza, venendo condannata a tredici anni, divenuti appena dieci. In seguito, si risposò con Umberto Ammaturo detto ‘o Pazzo, tra i più pericolosi criminali italiani di tutti i tempi, sospettato di aver eliminato il primo figlio di Assunta, quando il ragazzo scomparve senza lasciar traccia di sé, e trovandosi costretto a rifugiarsi in Perù.
Durante gli anni ’80 attaccò apertamente Raffaele Cutolo e il suo clan in una conferenza stampa, nel periodo della guerra tra la Nuova Famiglia e la Camorra Organizzata, cui ne seguì un nuovo arresto, in quanto affiliata alla prima, mentre i suoi beni vennero sequestrati. Tornata in libertà, aveva ripreso a vivere a Castellammare, nel Napoletano, dove la morte l’ha raggiunta. Alla storia della sua vita sono stati dedicati due film: “La Sfida” di Francesco Rosi (1958), “Il Caso Pupetta Maresca” di Marisa Malfatti & Riccardo Tortora (1982) e la fiction di quattro puntate “Pupetta: Il Coraggio e La Passione” ” di Luciano Odorisio con Manuela Arcuri (2013).