Intorno all’una una piccola imbarcazione con 19 passeggeri, tutti di origini tunisine, è stata intercettata dalla motovedetta dei carabinieri a circa un miglio dalla costa. Trasbordati, gli extracomunitari sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Contrada Imbriacola.

A Cala Galera, ieri sera un altro mini sbarco di 10 migranti che erano stati bloccati a terra dopo essere approdati con un barchino.

Intanto la AlanKurdi annuncia: “Sessantacinque persone sono state salvate. Noi continuiamo a salvare vite. Ecco perché stiamo tornando nella zona di ricerca e soccorso“. Lo scrive in un tweet Sea Eye, dopo che i naufraghi della Alan Kurdi sono stati portati a terra dalle navi militari maltesi.

La nave si dirigerà quindi nuovamente verso le acque al largo della Libia.

Continua lo scontro tra il ministro Matteo Salvini e la Mediterranea saving humans, dopo lo sbarco dei 46 a Lampedusa ed il sequestro della Alex. “Salvini voleva il nostro scalpo”, accusa il capo missione Erasmo Palazzotto, indagato insieme al capitano Tommaso Stella. E firma un esposto contro le procedure seguite per bloccare il veliero. Il ministro risponde “le tante bugie della ong”. Manlio Di Stefano (M5S) interviene: “si sente Maradona ma gioca come un Higuain fuori forma”. Intanto, anche i 65 della Alan Kurdi stanno per toccare terra. A Malta, dopo il no dell’Italia.

“Nessuno rimarrà sull’isola”, assicura il premier Joseph Muscat. I ministri degli Esteri di Italia e Malta, Enzo Moavero Milanesi e Carmelo Abela chiedono in una nota congiunta uno “strutturato meccanismo permanente” europeo sulle migrazioni. Il giorno dopo lo sbarco, Salvini continua la discussione per quella che sostiene essere “la nave dei centri sociali”. Tanto per iniziare, sottolinea, “il gommone soccorso non aveva nessun problema. Si è sempre rifiutata di entrare in acque maltesi e pretendeva di essere accompagnata dalle autorità italiane fino a 15 miglia nautiche da La Valletta, per poi allontanarsi immediatamente ed evitare i controlli. È per questo che le operazioni si erano bloccate, costringendo gli immigrati a inutili ore di attesa”. 

La risposta di Palazzotto è stata: “Abbiamo detto sì a Malta ma ci è stato reso impossibile. La decisione di dirottarci lì era pura propaganda politica. Salvini voleva solo il nostro scalpo”. 

FONTEAnsa.it
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Dott.ssa Assunta Mango, laureata in economia all’Università Federico II, giornalista, scrittrice, ricercatrice e mobility manager, addetta alla selezione e valutazione del personale nonché progettista presso il Comune di Napoli. Ha pubblicato: “Napoli Esoterica: I tre Decumani“, "Tempo e Tradizioni: I mestieri nel Presepe Napoletano", "Storie e leggende tra i due laghi“, "Mirate al cuore", "Io, sono Giuditta". Regista e sceneggiatrice di commedie teatrali e socia fondatrice dell’Associazione “Oltre i Resti“.