Il 19 dicembre del 1996 si spegneva a Parigi Marcello Mastroianni, tra i mostri sacri del cinema italiano più conosciuti e apprezzati all’estero negli anni sessanta e settanta, soprattutto perché capace di destreggiarsi perfettamente sia nei ruoli drammatici che in quelli comici, con eleganza e stile.
Il suo debutto al cinema avvenne nel 1948 con Luchino Visconti – insieme realizzarono Le Notti Bianche & Lo Straniero – diventando poi l’attore feticcio di Federico Fellini con capolavori come La Dolce Vita & 8½, per essere diretto abilmente, in seguito, da registi come Michelangelo Antonioni in La Notte / Pietro Germi in Divorzio all’Italiana / Elio Petri in La Decima Vittima & Todo Modo / Vittorio de Sica in Matrimonio all’Italiana & I Girasoli.
Candidato per ben tre volte all’Oscar, è riuscito comunque a conquistare due Golden Globe / due Premi BAFTA / otto David di Donatello / otto Nastri d’argento / cinque Globi d’oro / una Coppa Volpi al fianco di Massimo Troisi / un Ciak d’oro.
In ambito comico, meritano di essere ricordati I Soliti Ignoti, la trilogia con Ettore Scola composta dai film Maccheroni – splendidamente coadiuvato da Jack Lemmon – e i due al fianco di Massimo Troisi – Splendor & Che Ora E’, ma anche il dramma familiare Stanno Tutti Bene di Giuseppe Tornatore, con il quale meritava di vincere l’Oscar.