In questi giorni, fanno discutere le “scottanti rivelazioni” di Fernando Signorini – preparatore atletico di Diego Armando Maradona – riguardanti gli avvenimenti legati al Mondiale del 94′, che doveva fungere da “canto del cigno” del campione con indosso la maglia dell’Argentina. Quello che doveva essere un ulteriore segno della grandezza del Pibe de Oro si infranse miseramente il 25 giugno di quell’anno, quando risultò “stranamente e misteriosamente” positivo a un controllo antidoping, venendo squalificato. Per molti, si sarebbe trattato di un “complotto mondiale” dietro al quale si celava l’allora presidente della FIFA Sepp Blatter, manovrato da dietro le quinte da un’eminenza grigia legata agli Stati Uniti. Nel corso del documentario di HBO Max “La Hija de Dios”, il preparatore avrebbe “suggerito” il nome di Julio Humberto Grondona – presidente della Federcalcio argentina in quel periodo – in quanto fu nominato, poco tempo dopo, vicepresidente della FIFA e presidente della commissione finanziaria, ritrovandosi a gestire un portafoglio di centinaia di milioni di dollari.
