In una piccola immagine sacra poco nota, datata tra il VI e il X secolo e facente parte di una composizione di diverse scene della vita di Cristo, viene rappresentato l’arrivo delle “pie donne” al sepolcro. Secondo i Vangeli erano in numero variabile e a cambiare erano anche i loro nomi: Maria di Magdala e l’altra Maria secondo Matteo / Maria di Magdala, Giovanna e Maria di Giacomo secondo Luca / Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salomè secondo Marco / la sola Maddalena secondo Giovanni. L’immagine è importante per noi, perché è spesso citata in relazione a ipotesi ufologiche, in quanto gli appassionati del mistero e alcuni loro guru pensano di vedere rappresentata un’astronave aliena o se preferite un UFO. Nel dipinto in esame ad avvicinarsi al sepolcro è Maria. Infatti, si vedono le stelle sul mantello e questo porta a concludere che l’autore ha preso spunto da un vangelo apocrifo in cui è lei a recarsi al sepolcro di Gesù: in questo caso è quello di Gamaliele, del VI secolo. In tutti i racconti, però, le pie donne trovano il sepolcro vuoto, sorvegliato da un angelo che accogliendole dice loro di non disperarsi perché Gesù è risorto.
L’occasione era ghiotta per i tanti amanti del mistero, che hanno attinto a piene mani dalle varie religioni, dalla Bibbia, dai Vangeli, dai resoconti che hanno trasformato in veri e propri racconti a sfondo ufologico, volendo sottolineare che esso non appartiene solo ai nostri giorni o al secolo ventesimo, ma ha accompagnato il genere umano fin dagli albori della nascita della civiltà. A tal fine, alcuni studiosi si sono spinti ad affermare che l’uomo sia una specie creata in laboratorio dagli antichi alieni che hanno scoperto l’esistenza del nostro mondo e della vita che iniziava a svilupparvisi. Da lì il passo è stato breve e gli alieni sono stati divinizzati e trasformati negli dèi che le varie religioni hanno imposto. Questa immagine compare in molti siti ufologici: “Saucer at the tomb of Jesus” si legge in una pagina web, e “Notice the dome shaped object above the tomb. If it is a building why is it hovering? Also, what is the round object on top?” si legge in un’altra. In realtà, l’immagine ha una spiegazione molto semplice, infatti, si tratta di una delle pochissime testimonianze sull’aspetto dell’edificio originale del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Il luogo sacro, prima della distruzione operata dal sultano Hachim nel 1009 e delle successive ricostruzioni, era costituito da una edicola che sormontava sei colonne, che si trovava all’interno di un edificio sormontato da una cupola che la fantasia di alcuni ha trasformato in un antico disco volante adamskiano.
Fonte articolo & foto: Oliver Melis, https://www.reccom.org/ufo-nellarte-la-marie-al-santo-sepolcro/, 21 dicembre 2021