Un gruppo di ricerca del Centro per la ricerca petrografica e geochimica (CNRS) dell’Università di Lorraine (Francia), sulla rivista Science, ha esposto un’interessante teoria sulla presenza dell’acqua agli albori del pianeta terra.
In essa, si sostiene che la maggior parte dell’acqua, sul nostro pianeta, era presente “da sempre”, e che non sia arrivato successivamente – ad esempio tramite asteroidi che hanno bombardato la superficie – nonostante le temperature fossero troppo elevate perché l’acqua riuscisse a condensarsi e ad agglomerarsi con altri solidi sotto forma di ghiaccio.
Proprio analizzando i resti di meteore che hanno conservato la propria struttura primitiva una volta arrivate sul nostro Pianeta, sono state individuate alcune enstatiti condriti di tipo E – di cui è stato misurato il contenuto di idrogeno interno – scoprendo così che le rocce primitive della Terra potevano contenere l’equivalente di almeno tre oceani come quantità di acqua.
Inoltre, è stato scoperto come la composizione isotopica dell’idrogeno nelle condriti di tipo E sia simile a quella dell’acqua immagazzinata nel mantello terrestre, e come essa sia compatibile con una miscela composta per il 95% da queste condriti e solo per il 5% da comete o asteroidi idratati, confermando che solo poca dell’acqua attuale è stata portata “da fuori”.