La storia dello stadio Collana parte dal lontano 1923, anno in cui iniziarono i lavori per la sua costruzione. Fu ufficialmente inaugurato il 27 ottobre 1929 ed è composto da una pista di atletica ad 8 corsie. La Regione Campania ne è la proprietaria.
Oggi è un impianto sportivo polivalente di Napoli al Vomero ed è il secondo stadio cittadino dopo il S. Paolo. Ospita partite di calcio, rugby, football americano, ecc.
Dopo l’8 settembre 1943 fu requisito dall’esercito tedesco ed usato dalle S.S. come campo di concentramento, ove rinchiudere i napoletani da inviare in Germania, cosa che provocò una reazione armata da parte dei cittadini napoletani nelle ormai famose Quattro Giornate di Napoli, in cui si distinsero per numerosi atti eroici che portarono alla capitolazione delle truppe tedesche ed al loro definitivo abbandono della città.
Dopo la liberazione ospitò di nuovo la squadra azzurra del Napoli, che già precedentemente si era esibita in varie partite di calcio.
Nel 1946 un improvviso cedimento di una parte della tribuna provocò il ferimento di 114 persone. Lo stadio fu utilizzato per altri 15 anni fino alla inaugurazione nel 1959 del nuovo stadio S. Paolo a Fuorigrotta.
Successivamente lo stadio fu denominato “Collana”, in memoria di un noto giornalista sportivo.
Dopo il 1970 divenne un centro sportivo polifunzionale con palestre, pista di pattinaggio, club di tennis e piscina.
Il 28 dicembre 2018 la Giunta Regionale di Napoli ha approvato una delibera di indirizzo ai competenti uffici per l’avviamento dei relativi lavori, che probabilmente dovrebbero terminare nel corso del 2019, in occasione delle Universiadi.
Lo stadio Collana, dunque, non è solo una struttura storica, teatro di noti eventi bellici della Resistenza napoletana all’oppressore tedesco, ma è un importante punto di aggregazione soprattutto per i giovani che vogliono fare sport.
La zona circostante è molto popolosa e da vari anni i cittadini del quartiere ove si trova lo stadio Collana attendono una sua riapertura. Per Napoli costituirebbe un fiore all’occhiello.
Le Istituzioni si sono finalmente mosse, come già detto, e si arriverà certamente alla sua riapertura. Speriamo che ciò si verifichi al più presto, nello stesso interesse della città.