Dal sapore intenso e “robusto”, il tè nero è un toccasana per chi ha la glicemia alta o fa fatica a digerire; in più, non macchia la dentatura, ma ne rinforza lo smalto. Oltre ad essere un “pilastro” della tradizione britannica, è quello più carico di caffeina ma è anche la varietà più ricca di preziosi antiossidanti. Una volta raccolte, le foglie vengono macerate, essiccate, e arrotolate, accorgimento tecnico che rompe le cellule della foglia e provoca l’ossidazione delle catechine da cui derivano le teaflavine, particolari flavonoli che conferiscono la tonalità rossastra e i suoi aromi tipici.
Ma non sono solo dei coloranti naturali: una ricerca universitaria del 2018, condotta in Pakistan, ha confermato la stretta correlazione che esiste tra stress ossidativo e disordini metabolici come ipercolesterolemia e diabete e quanto possa giocare un ruolo centrale nella prevenzione di queste due malattie oggi così diffuse. Dalla somministrazione su cavie è infatti emerso che un consumo regolare in due mesi favorisce una netta riduzione del colesterolo e della glicemia.
Una tazza contiene in media duecento mg di flavonoli e molti medici suggeriscono di assumerne almeno tre al giorno, che ne apportano seicento mg, la quota minima per fornire un adeguato scudo antiossidante all’organismo: per ottenere il massimo beneficio da questa bevanda salva-arterie comincia la giornata con una tazza di tè nero English Breakfast, una miscela di foglie provenienti da Sri Lanka, Cina e Kenya, messa a punto per avere una bevanda robusta da accompagnare alle nutrienti colazioni inglesi.
Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2020/09/22/il-te-nero-libera-le-arterie-da-colesterolo-e-trigliceridi, flickr.com, 22 settembre 2020