Tanto tempo fa esisteva un piccolo uccello con le piume verdi sulla schiena che contrastavano con il bianco brillante del collo e del petto. Un giorno vicino al suo nido, sulla cima di una piccola collina, furono sollevate tre croci, dove altrettanti uomini furono inchiodati, patendo il tormento della crocifissione.
L’uccellino incuriosito si avvicinò, e rimase colpito dall’uomo che occupava la croce centrale. Notò le ferite e la corona fatta di spine che gli faceva sanguinare la testa.
L’uccellino non conosceva il dolore e così, spaventato volò nel suo nido, per poi ritornare da quell’uomo, di cui ascoltò il respiro ansimante. In quel momento, col becco afferrò una spina della corona strappandola con tutte le sue forze, e notando che l’uomo si sentì sollevato, iniziò a volare intorno alla Croce cercando di strappare altre spine.
Il suo piumaggio candido a contatto con le ferite si macchiò di rosso, colorando il collo e il petto di un intenso colore del sangue. Poco dopo quell’uomo morì, perdonando coloro che l’avevano fatto soffrire e ringraziando l’uccellino con uno sguardo per aver cercato di mitigare le sue pene. Il colore rosso sul petto e sul collo rimasero come memoria e segno della sua generosità. Da allora fu chiamato pettirosso.