La Polizia ha segnalato di recente nuovi episodi. Come funziona la truffa? Succede che, mentre l’automobilista preso di mira transita a bordo della sua macchina, viene seguito da un’altra vettura che vuole a tutti costi farlo fermare. C’è chi, preso dal panico, scappa impaurito. Ma anche chi invece si lascia convincere, accosta e scende dall’auto.
A questo punto i truffatori fanno credere alla vittima di aver urtato un’altra macchina e di aver causato quindi un danno che, pur essendo contenuto, viene mostrato allo sfortunato automobilista. I malviventi infatti lanciano delle palline di pongo (da qui il nome dato a questa tipologia di truffa) oppure dei sassolini sulla macchina, simulando un danno proveniente dall’urto tra due veicoli. Chiaramente arrivano già preparati, mostrando graffi e bolli già presenti sulla carrozzeria o allo specchietto.
Ecco scattare la truffa, perché i malviventi chiedono il risarcimento del danno, facendo credere di non voler ‘mettere in mezzo’ assicurazione o Polizia. Sembra strano, ma purtroppo molti ci cascano e consegnano il denaro in contanti, per non avere rogne.
Le raccomandazioni della Polizia sono sempre le stesse, ovvero di non pagare mai, nemmeno se l’incidente potrebbe essere plausibile. Spesso è sufficiente il menzionare Carabinieri e Polizia per far desistere i malintenzionati che quasi sempre desistono e con una scusa si allontanano.