Ogni anno, il 10 agosto, il fantasma di Milena, una donna morta dopo un matrimonio di interesse perché non poteva amare chi voleva, si manifesta in un’antica palazzina al Corso Secondigliano, al civico 148, da quando la zona annoverava i Casali più importanti di Napoli, passati poi alla storia con il nome di «Casale Regio di Secondigliano».
A quell’epoca, il Corso Secondigliano era l’attrazione principale del quartiere, fungendo da espressione della vita sociale ed economica del territorio, con botteghe, negozi, trattorie, attività commerciali, palazzi storici; un’autentica meta di svago per via della presenza di campagne salubri e di pellegrinaggio religioso, incarnando il ritratto di salute, prosperità e benessere.
Milena, che abitava in un’antica palazzina sita sul Corso Secondigliano, fu data in sposa a un certo Cosimo, che lei non amava. Il suo cuore apparteneva ad un altro, ma alla sua famiglia ciò non interessava, ben più importante era il ritorno economico che ne sarebbe scaturito da quel matrimonio combinato; ma Milena, con l’anima frantumata in mille pezzi, non volendo dividere il resto della sua vita con un uomo che non amava, scelse la morte.
Il 10 agosto, dopo il banchetto, e preso possesso della loro casa al terzo piano della palazzina, per sottrarsi ai propri doveri coniugali, la giovane, in abito da sposa, si avvicinò alla finestra e, dopo avere osservato le stelle di San Lorenzo si lanciò nel vuoto, schiantandosi e dando vita al fantasma di San Lorenzo. Da quella notte, ogni anno nella data “mortale”, Milena vaga, apparendo e buttandosi dalla finestra, per poi sparire nel nulla.
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