I vigili del fuoco, dopo una “titanica” battaglia durata quasi 24 ore, sono riusciti ad estinguere le grandi fiamme che avevano avvolto uno dei capannoni della Sapa, un’industria che produce parti in plastica per automobili ad Airola, piccola cittadina della provincia di Benevento ma, tuttavia, si ritrovano ancora al lavoro allo scopo di evitare che qualche focolaio rimasti possano propagarsi con il forte vento che non si è ancora arrestato.
A bruciare, dando vita a una massiccia nube di fumo nero che ieri è stata in grado, addirittura, di raggiungere Napoli, una grande quantità di materiale in plastica, stipato all’interno del punto dove si sono sviluppate le fiamme, e che ha costretto le autorità a chiudere non solo le scuole, ma anche a vietare i mercati rionali di frutta e verdura, per paura di una potenziale intossicazione da esalazioni legate alla combustione avvenuta.
Nelle ultime ore, sono entrati in azione i tecnici dell’Arpac che stanno attentamente monitorando l’aria e verificando la potenziale presenza di danni ambientali prodotti dalla pericolosa combustione delle materie plastiche che per ore si sono sprigionate in una colonna di fumo altissima che, spinta dai fortissimi venti, ha raggiunto anche le zone del Casertano e del Napoletano, senza che ci siano stati gravi danni alla salute, finora.
Fonte articolo: ansa.it & fanpage.it
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