La scoperta della tomba del faraone Tutankhamon nel 1922.
Un evento fondamentale per l’archeologia, in quanto suscitò un rinnovato interesse del pubblico per l’Antico Egitto, la cui civiltà si sviluppò lungo le sponde del fiume Nilo, partendo dal delta nel Mar Mediterraneo a nord fino a raggiungere le cateratte a sud, presso l’attuale confine con il Sudan, per un’estensione totale di circa mille km. Un ritrovamento entrato nella leggenda anche grazie alla presunta “Maledizione di Tutankhamon”, legata alla morte misteriosa del finanziatore della spedizione – il conte di Carnarvon – dovuta a una puntura di insetto che gli causò una febbre che, in poco tempo, lo condusse alla morte. Oggi, la sua maschera funeraria è esposta al Museo Egizio del Cairo, dove può essere ammirata e di cui rimane il simbolo più popolare.
Dieci anni dopo, il produttore Carl Laemmle Jr. affidò a Richard Schayer di scrivere un romanzo da sfruttare per realizzare un film horror a tema egizio, sulla falsariga di Dracula e Frankenstein. Coadiuvato dalla scrittrice Nina Wilox Putnam sviluppò invece una trama basata sul personaggio del Conte Cagliostro, che poi John L. Balderston convertì in un copione cinematografico, ambientandolo in Egitto. La sua buona riuscita avvenne grazie alla collaborazione tra Karl Freund – regista e direttore della fotografia – l’attore Boris Karloff – tra i grandi interpreti del cinema horror insieme a Bela Lugosi, Peter Cushing, Vincent Price e Christopher Lee – e il truccatore Jack Pierce, celebre per aver creato le maschere del mostro di Frankenstein, Dracula e dell’Uomo Lupo.
1921: un team di archeologi del British Museum rinviene un sarcofago contenente al suo interno la mummia del sacerdote Imhotep, che ritorna in vita per colpa di un membro del gruppo che ha letto, senza esserne a conoscenza, il Libro di Thot, in grado di riportare in vita i defunti. Un decennio dopo, con l’identità di Ardath Bey, riesce ad indirizzare verso la tomba della sua amata Ankh-es-en-Amon alcuni egittologi, per poi rapire la sua presunta reincarnazione – Helen Grosvenor – per ridarle la gioventù perduta. Ma il suo piano finirà per distruggerlo, quando la dea Iside, evocata nel rituale di resurrezione, lo considererà indegno di vivere di nuovo e lo eliminerà riducendolo in polvere.