Le guerre comportano sofferenze e sacrifici per tutti e lasciano l’amaro in bocca per le drammatiche conseguenze.

Il sedicesimo Presidente degli Stati Uniti d’AmericaAbraham Lincoln – fu un uomo estremamente morigerato e fervente credente. Durante la guerra di secessione tra l’unione e i confederati – precisamente nel novembre 1864 – inviò una celebre lettera di cordoglio alla Signora Bixby di Boston, madre di cinque figli, di cui due sicuramente persero la vita proprio in quel conflitto. Nonostante l’esistenza di varie controversie riguardo al contesto, al destinatario e all’autore della missiva, tradizionalmente è stata attribuita a Lincoln.

Ecco il testo: “Palazzo de Governo, Washington, 21 novembre 1864.

Gentile Signora, mi è stato mostrato negli archivi del Dipartimento di Guerra un rapporto dell’Aiutante Maggiore del Massachussetts, secondo cui siete la madre di cinque figli che sono morti gloriosamente sul campo di battaglia. So quanto debole e inutile possa essere qualunque mia parola che tenti di distrarvi dall’afflizione di una perdita così opprimente, ma non posso trattenermi dall’offrire a voi la consolazione che si può trovare nella gratitudine della Repubblica per la cui salvezza essi sono morti. Prego che il nostro Padre Celeste possa mitigare l’angoscia del vostro cordoglio, e vi lascio solo il ricordo meraviglioso degli amati defunti, e la solenne fierezza che vi deriva dall’avere deposto un così costoso sacrificio sull’altare della libertà.

Con grande deferenza e rispetto. Abraham Lincoln.

Il Dipartimento della Guerra si sbagliò quando informò il Presidente che i “fratelli soldati” erano tutti morti; come detto, due soli caddero in battaglia, ma gli altri tre sopravvissero alla guerra. Comunque quello che ci colpisce è il tenore della lettera attribuita a Lincoln, al di là di ogni considerazione sugli errori commessi da chi non lo avvertì.

Questa lettera viene citata espressamente in “Salvate Il Soldato Ryan” da chi interpreta la figura del comandante in capo Generale Marshall che nel film dà ordine che il quarto figlio di una madre americana venga rintracciato e portato a casa, dopo che la stessa riceverà la notizia della morte degli altri tre caduti su vari fronti di guerra.

Il film è diretto da Steven Spielberg, che si è ispirato alla vera storia dei fratelli Niland.

Ma soffermiamoci un istante sulle parole usate: laddove ricorda la “deposizione di un così costoso sacrificio sull’altare della libertà”. Parole solenni, ma anche di riconoscimento, che ricordano a tutti anche l’attuale situazione drammatica vissuta da milioni di persone, civili e militari, russi e ucraini, una volta fratelli, ora nemici. Il prezzo della libertà sempre molto alto viene pagato ogni giorno dal glorioso popolo ucraino proprio per quella libertà dalla sopraffazione, dalle violenze, dalle ingerenze, dalle atrocità commesse da altri. Parole, quelle di Lincoln, che rimarranno per sempre scolpite nella storia di ieri e di oggi, e che ci tornano alla memoria proprio per la bellezza e crudezza.

 

Fonte articolo: lettera di Lincoln alla Signora Bixby

Fonte foto: commons.wikimedia.org

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