L’esilio repubblicano spagnolo.

Così viene definito dagli storici l’esodo dal territorio spagnolo dei numerosi combattenti antifascisti che scelsero di battersi, durante la guerra civile spagnola contro le truppe franchiste e che, al termine di essa, non potendo proseguire la lotta, furono costretti a cercare scampo dalla feroce repressione dei vincitori cercando rifugio nella Repubblica Francese. Molti di loro, per più di un ventennio, proseguirono nella loro lotta contro il regime instaurato dal generale Franco, non solo con azioni di guerriglia, ma attraversando in varie occasioni volte i Pirenei per ritornare poi sul versante francese, allo scopo di mantenere i contatti con chi era rimasto in patria, e coordinare le azioni di sabotaggio e di lotta clandestina.

Lavorando su una sceneggiatura realizzata da Jorge Semprún – romanziere spagnolo da tempo esule in Francia – il regista Alain Resnais sceglie di concludere in maniera degna la sua trilogia politica umanistica – iniziata con Hiroshima Mon Amour e proseguita con Muriel: Il Tempo di Un Ritorno – con il suo capitolo finale: La Guerra È Finita. Diego Mora, da anni operativo nel ruolo di collegamento tra la resistenza interna e la direzione del partito comunista, oramai sente il peso della lotta politica e della ormai inadeguatezza dei metodi cospirativi e centralistici portati avanti nel tentativo di rendere libero il suo popolo.

Di continuo, è costretto a rischiosi viaggi per contrastare gli smembramenti ad opera della polizia delle cellule rivoluzionarie e per riuscire a prevenire nuovi arresti, mentre in lui, dopo ogni “ritorno alla base” crescono i dubbi sull’effettiva vittoria finale, che lo mette sempre più in disaccordo con i vecchi militanti e i giovani della nouvelle gauche. Costretto a sostituire un “compagno caduto” per infarto, si troverà a dover effettuare il suo “presunto ultimo viaggio” per avvertire una staffetta della resistenza di non fare ritorno a Madrid, senza sapere di essere da tempo pedinato dai servizi segreti, in un finale nel quale rimarrà ignoto il suo destino finale, come quello di tanti che, prima di lui, hanno lottato per la libertà.

 

FONTEwikipedia.org
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