Avere a che fare con omonimi (che si tratti di persone con lo stesso nome, o addirittura con stesso nome e cognome) può essere una vera seccatura.
Gaffe, incomprensioni e scherzi possono rendere assai poco divertente l’incontro con queste persone, che hanno la sola colpa di chiamarsi come noi.
Così, Josh Swain, ventiduenne dell’Arizona, negli Stati Uniti, ha deciso di risolvere questo problema per sempre (almeno per i suoi omonimi).
Lo scorso anno, nel pieno della prima ondata della pandemia, Josh decise di contattare, attraverso i social, decine di persone chiamate Josh Swain per invitarle a scontrarsi per il titolo di vero ed unico Josh Swain.
La lotta, che non era specificato in che maniera sarebbe avvenuta, si sarebbe svolta ad un anno da quel momento, in un punto centrale degli Stati Uniti, per permettere a tutti gli interessati di partecipare.
Al tempo il “meme” ebbe grande successo, ma nessuno immaginò che, alla semplice condivisione dello scherzo su internet, sarebbe seguita una vera lotta nel “mondo reale”.
Ma contro ogni aspettativa, il 24 Aprile, a Lincoln, in Nebraska, centinaia di Josh e molti curiosi si sono riversati all’appuntamento (anche se solo due si chiamavano effettivamente Josh Swain).
Ovviamente non ci sono stati spargimenti di sangue, ma la parte principale della Guerra dei Josh è stata decisa da uno scontro di morra cinese, ripreso addirittura dalle televisioni locali.
Dopo questa prima parte, che ha permesso all’organizzatore di guadagnare il titolo di vero Josh Swain, tutte le persone chiamate generalmente Josh si sono sfidate in una lotta con tubi da piscina (di spugna).
Durante l’evento è stata organizzata anche una raccolta fondi per un ospedale infantile locale che ha raggiunto ben 8000$ di donazioni.
Tralasciando la raccolta fondi e la comicità dell’intera faccenda, è interessante notare come, grazie ad Internet, si riesca ad organizzare eventi di massa con quasi nessuno sforzo.