La scoperta della città perduta dei giganti situata in Ecuador rimane una delle più incredibili del XXI secolo, ma è anche uno tra i siti antichi che non vengono considerati dai ricercatori tradizionali di tutto il mondo. Antiche leggende raccontano di un tempo in cui tali creature camminavano sulla Terra, dove avevano edificato grandi insediamenti megalitici che ora sono stati consumati e ricoperti dalla vegetazione. Molti miti locali narrano di un tempo in cui questi incredibili esseri abitavano una remota regione del Sudamerica, dove hanno creato molti siti, e questo antico luogo è solo uno dei tanti che si trovano nella regione. Al fine di trovarlo, un gruppo di esploratori ha collaborato con i locali.
Giunti al sito megalitico, hanno scoperto una serie di strutture, la più grande delle quali era a forma piramidale di circa ottanta metri di altezza per ottanta metri di larghezza con un angolo irregolare. L’enorme piramide si crede sia stata costruita con grandi massi che pesano non meno di due tonnellate. Situato sulla sua cima vi è un altare di pietra levigata che si ritiene sia stato utilizzato per cerimonie o sacrifici. Il complesso si presenta come un muro di cemento, una antica strada o piazza con un angolo di sessanta gradi, forse il tetto di una grande struttura, secondo l’archeologo Benoit Duverneuil. Molte delle pietre sono state perfettamente allineate, con bordi taglienti e sembrano essere state scolpite da mani umane. Secondo il gruppo di ricercatori che l’ha scoperta, il tutto era apparentemente coperto da licheni, anche se sugli altri massi visibili si intravedeva uno spesso strato di materiale impenetrabile che ha tenuto le pietre insieme. Molti credono che ciò sia la prova della prima sostanza tipo cemento utilizzato in Mesoamerica.
Tuttavia, non erano tra le più impressionanti scoperte, in quanto quelle più importanti sono stati alcuni bizzarri strumenti di grandi dimensioni che sono rimasti nel sito per un tempo incalcolabile, fondendosi con la natura. La loro dimensione renderebbe impossibile utilizzarli agli esseri umani. Secondo Bruce Fentom, scrittore e ricercatore che collaborato alla sua scoperta, questa è la prova definitiva che i giganti hanno abitato la Terra in un lontano passato e hanno costruito città e strutture incredibili. Ciò che davvero sottolinea con forza questa convinzione è la presenza di martelli di pietra dalle grandi dimensioni. Supponendo che erano attaccati ad un manico di legno, avrebbero avuto un peso incredibile, rendendo il loro uso come strumenti impraticabile per un tipico Inca o indigeno, visto che erano generalmente grandi 1,60 metri o giù di lì. Quando il Ministero della Cultura Ecuadoriano ha inviato i suoi rappresentanti a indagare, hanno concluso che non si trattava d’altro che una di formazione naturale. Tuttavia, i massi intricati, il modello complesso e il loro montaggio sono una delle migliori prove che supportano la teoria che in un lontano passato i giganti potrebbero aver camminato sulla Terra.
Fonte articolo & foto: Fabio Giovanni Rocco, https://telodiciamonoisevuoi.altervista.org/la-citta-perduta-dei-giganti, 11 marzo 2016