Dopo il raid alla tendopoli di Rafah avvenuto in questi giorni, il presidente turco Erdogan ha deciso di lanciare un appello al mondo islamico affinché reagisca unito e compatto contro Israele. La “chiamata alle armi” per difendere il popolo palestinese viene vista ormai come unica soluzione per mettere fine a un’escalation sempre più ingestibile. Finora, i costanti bombardamenti israeliani hanno provocato vittime civili e distrutto diversi depositi di aiuti e, per gli esperti, il conflitto potrebbe proseguire fino al prossimo anno, inasprendosi terribilmente. Intanto, il presidente cinese Xi Jinping sembra voler entrare nel conflitto israelo-palestinese, e la cosa potrebbe rivelarsi o una mossa contro gli Stati Uniti o un tentativo di “mediazione esterna” dagli esiti imprevedibili.

FONTEansa.it
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