Recep Tayyip Erdogan – Presidente della Turchia – ha informato la sicurezza interna israeliana – lo Shin Bet – che, nel caso il Mossad penetrasse nel suo paese per eliminare i dirigenti di Hamas, il prezzo da pagare sarebbe altissimo. Tale “minaccia velata” si unisce alla sequela di attacchi da tempo perpetuati dalla presidenza della Repubblica di Ankara che, in particolare, critica il supporto americano ed europeo ad Israele, che sta complicando la situazione nella regione. Finora, il bersaglio privilegiato è stato il premier Benjamin Netanyahu – considerato un “criminale di guerra” da Erdogan – definito la “mente” degli orrori che stanno avvenendo a Gaza e di volerla tramutare in una zona cuscinetto una volta conclusi i combattimenti.
