Nel 2003 il famoso film coreano Old Boy parlava, in una delle scene iniziali, dell’importanza che può avere la televisione per chi è recluso in casa.
Dal 2003 di tempo ne è passato e pare che questa funzione sia stata assorbita quasi completamente da internet.
Però c’è un problema.
Ancora più della televisione, e soprattutto rispetto a quella di un tempo, la rete è sempre stata considerata inaffidabile.
L’apertura e la libertà, che sono i caratteri più rivoluzionari della rete, finiscono irrimediabile per minarne la credibilità quando si parla di medicina, storia e scienza.
Inevitabilmente la censura del mercato fa in modo che chi voglia parlare di queste discipline in maniera fattuale, senza viziarli del sorprendente (che fa vendere di più), non abbia particolari possibilità di sopravvivenza.
O forse no.
Nel suo continuo rinnovarsi sembra che la comunità di internet abbia trovato un nuovo modo di esprimersi.
Da un po’ di tempo, infatti, è nata una nuova forma di mecenatismo attraverso Patreon.
Questa piattaforma permette a coloro che sono interessati all’attività di una persona o di un gruppo, di contribuirvi con una somma di danaro mensile. Rispetto al mecenatismo degli Sforza o dei Papi, questa forma è più diffusa e atomizzata, evitando che l’opera di chi è finanziato sia danneggiata dall’interferenza del finanziatore.
Da questa innovativa forma di lavoro, sono nati, negli ultimi anni, moltissimi gruppi e progetti che non erano assolutamente possibili prima.
Il più importante tra questi è probabilmente il canale YouTube tedesco “Kurzgesagt”, che con una grafica un po’ infantile, ma curatissima, spiega con le parole ferme della scienza e con la semplicità della divulgazione, alcune tra le questioni più controverse nella società moderna.
O anche il canale YouTube “Cold War”, che si propone di raccontare, in centinaia di ore di video, tutti gli eventi rilevanti avvenuti nel corso della Guerra Fredda (e lo fa con una imparzialità non completa ma mai vista prima).
In questo ecosistema finiscono anche progetti interessanti e folli, come il canale YouTube “Kings and Generals” che sta tentando di raccontare ogni singola battaglia documentata nella storia dell’Umanità.
Tali progetti, prima impensabili, sono possibili solo grazie al continuo cambiare di internet e ci dimostrano, ancora una volta, la versatilità di questo strumento.