La maggior parte delle persone le dà una connotazione negativa: al contrario l’insicurezza è una grande risorsa per ognuno di noi. L’approccio più comune è quello di negarla, subirla o utilizzarla come giustificazione.
Non è così: l’irresolutezza è la nostra “migliore amica”: la sua presenza ci permette di aprirci al mondo, di essere sorpresi ogni volta che accade qualcosa di nuovo e di guardare fuori con lo sguardo “giusto”. Spesso vogliamo eliminarla perché in fondo ci spaventa l’idea di veder emergere parti sconosciute di noi, caratteristiche che potrebbero farci soffrire. Ma la paura di soffrire non provoca che altra sofferenza e dolore.
Gli opposti fanno parte di noi!
L’esitazione ci appartiene naturalmente perché la nostra mente è un “contenitore” di opposti che oscillano dentro di noi e quindi siamo tutti sicuri e insicuri. Cercare di eliminarla è un processo artificiale che non porta da nessuna parte.
Quando la mente razionale sente l’incertezza arrivare, si allerta e si attiva per scegliere “a tutti i costi”, con il fine di superare proprio quello stato d’inquietudine che la caratterizza. Così non va: quello che dobbiamo provare a fare è non decidere, e lasciare che venga a trovarci così com’è. Le sicurezze, al contrario, sembrano granitiche e sono illusorie, convinzioni che oggi appaiono come certezze e che domani tramonteranno. Il segreto è lasciare che le cose accadano nel momento in cui devono accadere, un momento che può essere diverso da quello che speravamo o che ritenevamo più giusto per noi.
Quando arriva dobbiamo accoglierla: sarà lei a indicarci la strada da percorrere. In questo modo non c’è da spaventarsi se capita di fare cose che in realtà non si vorrebbe fare, o al contrario, non fare cose che invece desidereresti. Il dubbio serve per ricordarci che sia noi che gli eventi che ci accadono non sono sempre uguali nel tempo e nello spazio, ma unici e irripetibili.
Vivi l’unicità del presente
Un famoso scrittore, Amir Bukvic diceva:” Siamo le onde di uno stesso mare, le cui diversità hanno creato il vento”.
Con questa frase voleva focalizzare l’attenzione sull’idea che onde diverse compongono una stessa distesa di acqua, e grazie a ciò creano qualcosa di nuovo, che porta inesorabilmente alla felicità. Se accogliamo la titubanza, impareremo a stare nel presente, l’unico modo di trovare la strada che fa per noi e quindi il vero benessere. Si trasforma in un avversario implacabile solo se cerchiamo di superarla guardando all’esterno!
Convincersi che siamo sempre uguali e che ciò che accade permane nel tempo sempre nello stesso modo è profondamente sbagliato: ogni giorno noi siamo come una sorgente nuova e ciò che accade può essere simile, ma non uguale alle precedenti esperienze. L’insicurezza, quindi, viene per dirci che c’è qualcosa di nuovo che sta per nascere: fagli spazio dentro di te!
Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2014/12/18/trasforma-la-tua-insicurezza-nella-tua-forza, flickr.com, 18 dicembre 2014