Ottant’anni fa, venne perpetrata dai partigiani jugoslavi comunisti l’eccidio delle Foibe: una tragedia che colpì civili e militari italiani, presenti nelle zone della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia. Dopo il Trattato di Pace di Parigi del 1947, più di ventimila italiani persero la vita – i cui corpi finirono scaraventati all’interno di profonde cavità nel terreno siti nelle aree carsiche – mentre oltre trecentocinquantamila dovettero fuggire dall’Istria e da Fiume, per salvarsi da un’epurazione che si trasformò “tristemente” in una vera e propria “pulizia etnica”.

Solo grazie alla legge n. 92/2004, oggi esiste il “Giorno del Ricordo”, allo scopo di poter conservare e rinnovare nella memoria una tragedia che vide i sopravvissuti delle Foibe fuggire dalle terre istriane, fiumane e dalmate alla fine del secondo dopoguerra. L’obbiettivo è impedire, in futuro, che un simile orrore storico non si possa ripetere e, tra le iniziative per ricordare, la collocazione di una targa che commemora gli italiani infoibati nei giardini di Piazza Mercadante.

FONTEvesuviolive.it
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