Il tribunale di seconda istanza ungherese, nelle scorse ore, ha accettato il ricorso dei legali di Ilaria Salis, che adesso potrà ottenere i domiciliari a Budapest. A quasi un mese e mezzo dall’udienza che gliela aveva negata, l’attivista milanese ora dovrà indossare il braccialetto elettronico e rimanere in Ungheria. Ora si troverà a dover rispondere all’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra, e i suoi due legali italiani si preparano a quello che si prospetta un durissimo processo contro la loro assistita. Profonda soddisfazione è stata manifestata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, impegnato in un question time alla Camera sulla vicenda, come pure dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, soddisfatto del lavoro fatto finora dall’ambasciata.