La dura vita dei pescatori.
Un’esistenza basata sulla difficile lotta contro le intemperie del mare e della natura, insieme alle difficoltà legate ai possibili mutamenti della fortuna e agli imprevisti che sono sempre in agguato, e rischiano di compromettere ciò che prima era andato bene segnando nel profondo coloro che nelle acque dei mari gettano le loro reti in cerca di un potenziale “sostegno sicuro” per sopravvivere.
Due scrittori, in particolare, sono stati in grado di “decifrare e narrare” al meglio le storie e le vicende di chi si batte con le acque per vivere: Giovanni Verga con il romanzo I Malavoglia facente parte del monumentale “Ciclo dei Vinti” ed Ernest Hemingway con Il Vecchio e Il Mare, da molti giudicato il suo testamento spirituale ed artistico, nel quale emergono le sue tematiche naturali: il coraggio e la tenacia dell’uomo / la vita come sfida al destino / il tema della fusione dell’uomo con la natura / l’incombere della morte. Di quest’ultimo il regista John Sturges nel 1958 ne ha tratto quella che viene riconosciuta come la sua migliore trasposizione filmica, coadiuvato da uno Spencer Tracy in stato di grazia nel ruolo del Vecchio tanto da valergli una candidatura a miglior attore protagonista l’anno successivo, un anziano segnato dal tempo in tutto ad eccezione dei suoi occhi, rimasti del colore del mare.
Santiago, un vecchio pescatore, dopo ottantaquattro giorni in cui le sue reti sono rimaste sempre vuote decise di tentare ancora la sorte sia per dimostrare a sé stesso e agli altri il suo valore che per corrispondere la fiducia di Manolo, che prima pescava al suo fianco, e che ancora crede in lui spingendosi in acque differenti per riuscire finalmente a pescare.
Dopo diversi tentativi infruttuosi, riuscirà ad agganciare un Marlin della lunghezza di quasi sei metri contro il quale, animato da un rispetto profondissimo per il pesce, darà vita a una lotta paragonabile a quella di Achab contro Moby Dick che riuscirà a catturare dopo tre lunghi giorni di settembre. Ma la sua vittoria si tramuterà in un’amara sconfitta, quando un branco di squali divorerà il pesce lasciandone solo lo scheletro e lasciandolo stanco e sconfortato, con solo Manolito a confortarlo e a vegliare su di lui durante il suo sonno di un intero giorno, una volta tornato alla baia dalla quale è partito.
Il Vecchio e Il Mare – La sconfitta di un uomo da parte di un destino già scritto