The Red Room è conosciuto come un pop up che compare sullo schermo di un ignaro utente che sta cercando informazioni proprio sulla stessa all’interno del deep web. Si tratterebbe, secondo alcuni, di un “programma rosso” che presenta scritte in giapponese il cui significato sarebbe proprio: “Ti piace la stanza rossa?” Il testo scritto viene accompagnato dalla voce di un bambino che recita la stessa frase. Sembra che questa cosa sia stata ripresa dall’idea che avrebbe messo in pratica una giovane studentessa giapponese per uccidere un suo coetaneo. Alcune varianti della storia includono la minaccia che la persona a cui appare il “messaggio“ sarà ucciso da qualche “demone” o impazzirà.
Un’altra versione fa riferimento al sito web. onion del deep web dove una webcam mostrerebbe la tortura di un terrorista ISIS, e conterrebbe una chat room attraverso la quale sarebbe possibile inserire ordini e istruzioni per sottoporre ad altre violenze il “combattente nemico“. Insomma, un sito riservato ai sadici perché non esisterebbe alcuna garanzia che la vittima sia effettivamente un criminale e, anche in quel caso, sarebbe opportuno segnalare la cosa alla giustizia piuttosto che operare in tale modo su un essere umano. Il deep web è un luogo controverso e pericoloso, e il “mito” della stanza rossa potrebbe essere una leggenda metropolitana, un po’ dark e molto horror.
Fonte articolo & foto: Massimo Zito, https://www.reccom.org/the-red-room/, 26 luglio 2021